lunedì 26 ottobre 2009

Se dovessi disegnare... MODOK


Una volta conquistato il mondo, che cosa ci fai?

Se dovessi disegnare... MODOK:
il Supereroe nel fumetto americano nasce come umano che ha qualcosa in più di un umano. Un superpotere, appunto. L'eroe classico a misura di uomo non bastava più. Si doveva andare oltre mischiando le caratteristiche umane, cioè reali, con quelle di fantasia, quelle irreali. Emergono personaggi scintillanti che possiedono le più disparate facoltà proiettati in un mondo di umani, ma decisamente superiori a loro. Poi non è più bastato. Forse qualcuno di particolarmente razionale ha suggerito di depotenziare i Supereroi per renderli meno se stessi e più umani. Una sorta di conversione a "U". Nascono, in un arco di tempo abbastanza grande, due nuove categorie: i supereroi con superproblemi e i supereroi che sono MENO e contemporaneamente PIU' degli umani. La prima categoria rappresenta un ritorno all'umanità (vedi i Fantastici Quattro). I supereroi possono avere problemi di tutti i giorni? Ma certo! Solo che sono SUPERproblemi, non quelli normali degli umani. Presunzione? Si. Espediente narrativo? Anche. L'altra categoria, i supereroi che sono MENO e PIU' degli umani, sono quelli che magari hanno un senso in meno, ma che sono bravissimi in qualcos'altro (vedi John Holmes).
Farsi tanti pensieri sull'avvicinamento o sull'allontanamento dei supereroe nel confronto dell'uomo comune è decisamente complicato e il discorso potrebbe allungarsi in maniera spropositata... ma quando si esagera mi si storce il naso.
Ora m'invento uno schema per arrivare al punto:
- il Supereroe classico (potere in più all'umano)
- il Supereoe PIU' e MENO (una caratteristica in meno e tante in più dell'umano)
- Il Supereroe con Superproblemi (un Supereroe si sposa)
- il Mostro (di solito è un cattivo o un tributo molto esplicito ad un vecchio romanzo)
- l'Informe (l'umanità non c'entra più nulla)

In Modok non vedo un mostro, ma più che altro un essere borderline che sta in bilico tra Supereroe (o Supercattivo), umanità e portatore di handicap. In più è brutto e cattivo. E anche disabile. Se non lo vedi come un mostro, potresti ritenerlo un po' offensivo.
Ci mancava che fosse di pelle non bianca per fare il poker d'assi del malvagio sunto di stereotipi.

2 commenti:

Patrizia Comino ha detto...

Che meraviglia i tuoi disegni, sei veramente bravo. Adoro il tuo tratto!!

diariodeformato ha detto...

Grasssie mille!